Nel mondo imprenditoriale invenzione e innovazione sono strettamente connesse tra loro, ma ognuna assume un suo ruolo specifico.
L’invenzione nasce come idea, spesso in maniera casuale, senza avere alla base esplicite motivazioni economiche e concorrenziali.
L’innovazione è il processo con cui progettare e realizzare l’invenzione in un nuovo prodotto o procedimento, ai fini di una sua commercializzazione. Come tale favorisce quindi la produttività e la crescita economica dell’impresa.
Lo scopo di ogni impresa è acquisire una buona posizione di mercato per i suoi prodotti e servizi e mantenere un vantaggio economico e competitivo: è qui che l’invenzione assume un ruolo centrale nell’attività d’impresa.
Ma di fatto cos’è un’invenzione? Il Codice di proprietà industriale e il Codice Civile non offrono una definizione specifica, ma la dottrina e la giurisprudenza ci aiutano in questo.
Cosa si intende per invenzione?
Per dare una valida definizione si può partire dall’oggetto stesso di un brevetto, per cui l’invenzione è la soluzione ad un problema tecnico che presenti i requisiti di brevettabilità, ovvero novità, originalità e attività inventiva, e un’immediata applicazione industriale (art. 45 c.p.i.).
In funzione dei requisiti menzionati e dello specifico stato della tecnica che si vuole ottenere dalle invenzioni, è possibile individuare una loro classificazione.
Classificazione delle invenzioni
Qui di seguito le diverse categorie:
Invenzione di prodotto
Prevede la soluzione a un problema tecnico mediante un prodotto che sia brevettabile, come ad esempio,
«una macchina, uno strumento, un utensile o un dispositivo meccanico, un prodotto o un risultato industriale e l’applicazione tecnica di un principio scientifico, purché essa dia immediati risultati industriali» (art.2585 c.c.).
Essa consente di migliorare un prodotto già esistente, o di crearne uno nuovo, che possa soddisfare le esigenze del cliente a livello tecnologico, di prestazione e affidabilità, sempre nell’ottica di conseguire un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti.
Invenzione di procedimento
Prevede la soluzione di un problema tecnico relativo allo specifico modo di produrre, per cui l’invenzione di un «nuovo metodo o processo di fabbricazione industriale» (art. 2586 c.c.) destinato alla realizzazione di prodotti.
Essa permette di migliorare un metodo o processo produttivo o di crearne uno nuovo, anche in applicazione della diffusa tecnologia, al fine di ridurre i relativi costi.
Invenzione derivata
Si costituisce con l’impiego di una o più invenzioni preesistenti, allo scopo di ottenere una nuova soluzione tecnica, che fino ad allora non era ancora stata acquisita.
Le invenzioni derivate a loro volta si suddividono in:
– Invenzioni di perfezionamento
Consentono di perfezionare la soluzione a un problema tecnico già risolto in un’invenzione preesistente, con una migliore soluzione.
– Invenzioni di combinazione
Risolvono un problema tecnico tramite un’originale combinazione di elementi o mezzi già noti individualmente, scelti in base alle specifiche qualità e agli specifici effetti che possono produrre, raggiungendo un nuovo risultato tecnico ed economicamente utile.
– Invenzioni di traslazione
Consentono il trasferimento di elementi o mezzi di prodotto o procedimento, già noti allo stato della tecnica, da un determinato settore a un altro settore tecnico, in cui l’invenzione non sia stata mai applicata: l’esito è certamente una soluzione nuova.
Invenzioni e impresa
Con questa nostra breve panoramica, abbiamo voluto offrire alcuni spunti informativi e applicativi sull’invenzione quale condizione necessaria per promuovere l’innovazione e la competitività tra le imprese.
Tutto questo è possibile se l’imprenditore mette in atto un’efficace politica di investimento e attività di ricerca e sviluppo che favorisca la diffusione delle idee, ai fini di una proposta di un’invenzione su cui attivare la procedura di brevettazione.