La consulenza legale a tutela e valorizzazione dei diritti di Proprietà Intellettuale (marchi, brevetti, design, nomi a dominio, diritto d’autore), è un ingrediente necessario per lo sviluppo di ogni impresa.

Pertanto, per evitare di ricadere in contenziosi legali per atti di contraffazione e violazione dei diritti, è opportuno affidarsi ad avvocati e consulenti competenti in materia, che esercitino sull’impresa un’attività di tutela preventiva.

Cos’è la consulenza legale?

L’attività di consulenza legale si focalizza sull’adozione di strumenti strategici diretti a tutelare i diritti di PI e a contrastare gli atti di concorrenza sleale.

Ogni invenzione e opera dell’ingegno deve essere protetta in tutto il suo iter procedurale, dall’idea alla realizzazione fino alla distribuzione e utilizzazione.

Pertanto, dopo un attento esame su ogni asset di PI dell’impresa (tipologia, contesto economico, applicazione, rischi e opportunità) è possibile diagnosticare la migliore strategia legale su cui fare affidamento, a tutela del relativo patrimonio aziendale.

Consulenza legale preventiva

Diventa quindi sostanziale per l’imprenditore la scelta di una consulenza legale preventiva per la propria impresa, a supporto di ogni fase del processo aziendale, inclusa quella connessa alla scelta e all’avvio di un titolo di PI.
Infatti, la formulazione di un parere legale, personalizzato caso per caso, rappresenta un valore aggiunto nel medio e lungo termine a prevenzione di questioni e controversie legali:
  • Dalla gestione della procedura di registrazione marchi o deposito brevetti (pareri di registrabilità e di brevettabilità);

  • Alla negoziazione e redazione di relativi contratti che ne regolano l’utilizzo (accordi di licenza d’uso, accordi di cessione di marchi o brevetti, accordi di licenza e cessione di software);

Ma cosa accade se in mancanza di un preventivo lavoro consulenziale, o nonostante questo, si sviluppano delle controversie tra i diversi attori in campo?
Si rimanda alla gestione di un contenzioso legale.

Contenzioso legale

Per essere tempestivi, si procede prima alla fase stragiudiziale, esterna quindi al processo in Tribunale, a cui segue, se necessario, la fase giudiziale.

In entrambi le fasi, il consulente in Proprietà intellettuale (Mandatario) ha un ruolo centrale sia in sede di contenzioso amministrativo (con, ad esempio, i pareri di libera attuazione, le lettere di diffida), che in Tribunale, come tecnico di parte (CTU), potendo rappresentare un’impresa di fronte a:

Contenzioso stragiudiziale

Questa fase prende avvio da una lettera di diffida del soggetto leso alla controparte, per tentare una composizione amichevole della controversia senza ricorrere al giudizio.
In essa si effettuano alcune verifiche su:
  • Validità del diritto di PI denunciato e implicazioni di una violazione dei relativi diritti;

  • Costi e benefici derivanti da un contenzioso;

  • Forza economica della controparte;

  • Eventuale estensione della controversia ad altri Paesi e diritti di PI;

  • Rischio di possibili azioni penali;

  • Rischi derivanti da un eventuale risarcimento del danno in caso di azione legale;

  • Danno economico, di reputazione e immagine per l’impresa;

  • Ricorso a provvedimenti d’urgenza e cautelari per la non reiterazione del danno.

Contenzioso giudiziale e giurisdizione

Se si entra in fase giudiziale la controversia sui diritti di PI deve tenere conto, oltre che dei costi e dei tempi di risoluzione, anche dei problemi di territorialità e competenza giurisdizionale (art. 120 c.p.i.).
Quindi, ai fini della decisione, il giudice dovrà considerare anche i criteri fissati: