La fase nazionale PCT è il percorso obbligato che il titolare del brevetto deve compiere se interessato alla concessione in uno o più Stati aderenti al Trattato PCT (Patent Cooperation Treaty).
Questa fase, unita a una fase preliminare internazionale, costituisce la tipica procedura PCT di presentazione di una domanda di brevetto internazionale (“domanda PCT”).
L’obiettivo è proteggere il medesimo brevetto in tutti gli Stati aderenti al Trattato, senza necessità di depositare la singola richiesta di brevetto nazionale per ogni Paese.

La domanda PCT

Ai fini del deposito, nella domanda di brevetto internazionale è opportuno inserire:
  • I dati del richiedente quale titolare del brevetto

  • Il titolo del brevetto

  • Il nome dell’inventore

  • Gli Stati in cui si intende estendere il brevetto

  • Una descrizione con le relative rivendicazioni e i disegni tecnici.

La procedura PCT si struttura in due fasi: internazionale e nazionale (o regionale).

Fase internazionale

Diversamente dal brevetto europeo, con la domanda PCT non si ottiene la concessione del brevetto internazionale, ma si otterranno le relative concessioni del brevetto nei singoli Paesi. Gestita dalla WIPO (World Intellectual Property Organization), la fase internazionale, qualificata come procedura unitaria, è la fase preliminare in cui si deposita la domanda di brevetto internazionale, presso la stessa WIPO o presso l’UIBM o l’EPO.

Rapporto di Ricerca Internazionale

Una volta depositata la domanda, si procede a una brevetto ricerca di anteriorità con cui si fornisce una prima valutazione su:
  • La presenza di documenti anteriori utili a valutare il grado di novità e originalità della soluzione tecnica oggetto della domanda di brevetto;

  • L’effettiva portata del diritto esclusivo da concedere.

Al termine della ricerca si emette un Rapporto di ricerca Internazionale a cui si affianca anche un’Opinione scritta sui requisiti di brevettabilità della domanda.

Da questo parere, in funzione dei documenti citati nel rapporto di ricerca, il titolare può:
  • Acquisire gli strumenti necessari per valutare la concessione del brevetto nei Paesi scelti tra quelli inclusi nella domanda;

  • Modificare, se necessario, le rivendicazioni della domanda di brevetto.

La Ricerca non è comunque vincolante ai fini del proseguimento della procedura nella fase nazionale. Quindi, entro 18 mesi dal deposito, la domanda PCT viene pubblicata, insieme al Rapporto di ricerca, e il richiedente ha la facoltà di decidere se entrare in fase nazionale.

Fase nazionale (o regionale)

Al termine di un periodo di 30 mesi dalla data di deposito (o di priorità), inizia la fase nazionale (ad es. nei Paesi come Spagna, Francia, Brasile, Cina, Giappone, USA ecc., o regionale, ad es. fase regionale EP), in cui il titolare può decidere in quali Paesi ottenere la concessione del brevetto. Di conseguenza, in esecuzione della procedura PCT nazionale, si procede ad avviare le attività necessarie in ogni Paese designato, in conformità anche alla relativa normativa nazionale e con il supporto dei consulenti locali esperti in materia.
Ai fini della concessione del brevetto, il richiedente:
  • Paga le tasse di deposito previste secondo i criteri di ogni Paese;

  • Produce le relative traduzioni della domanda di brevetto nella lingua ufficiale dello Stato designato, se diversa dalla lingua della domanda PCT.

Perché scegliere la procedura PCT?

Perché permette di depositare una domanda unica di brevetto internazionale, con una ricerca unica, a un costo minore, al fine di:
  • Poter avere tutto il tempo necessario (30 mesi) per valutare in quali Paesi sia opportuno assicurarsi la relativa concessione, rimandando anche i relativi costi di traduzione;

  • Ottenere un legittimo deposito, con valore di domanda nazionale, in ciascuno degli Stati designati.