Preliminarmente al deposito della domanda di registrazione del marchio o della domanda di brevetto è opportuno eseguire una “ricerca di anteriorità”.
Si tratta di una prassi non obbligatoria ma consigliabile, al fine di tutelare i titoli da quelli anteriori, già registrati o depositati da terzi, per non incorrere in un’opposizione che possa precludere la registrazione o il deposito.

Cos’è la ricerca di anteriorità

Si tratta di un’analisi preliminare, da effettuarsi per verificare se l’idea o l’invenzione che s’intende immettere sul mercato sia effettivamente nuova, realizzata al fine di non ledere i diritti di terzi e ridurre i rischi di contraffazione.

Modi di esecuzione della ricerca

La ricerca di anteriorità è alla base di qualsiasi procedura di registrazione di un marchio o deposito di un brevetto e può essere compiuta:

Autonomamente, su banche dati di marchi e brevetti gratuite e pubbliche - percorso fattibile ma non esaustivo ai fini della definizione di validità alla registrazione o al deposito;

A pagamento, su banche dati private - analisi più affidabile proprio perché esegue, tramite un algoritmo, una ricerca più approfondita di quella ottenibile con uno strumento gratuito.

In questa prima fase della procedura, è preferibile affidarsi a un consulente di Proprietà Intellettuale (PI)?

Tipologie di ricerca di anteriorità

La scelta di un consulente rappresenta indubbiamente un valore aggiunto, ai fini della tutela dei diritti di PI di un’impresa, soprattutto qualora si effettui la ricerca su banche dati private.
Questo perché il professionista, per competenza, sarà in grado di raccogliere correttamente tutti i dati utili a emettere un parere legale in merito alla fattibilità di registrazione o deposito dei titoli.
In particolare, in funzione del titolo di PI da analizzare, il consulente offrirà diversi tipi di ricerche.

Ricerca brevetti

Ai fini della verifica di brevettabilità (novità e attività inventiva) dell’invenzione industriale o per modello di utilità che si desidera tutelare, la ricerca di anteriorità viene svolta per:
  • Definire che non vi siano prodotti o procedimenti simili al brevetto da depositare, già oggetto di pubblicazione e concessione;

  • Assicurare che la domanda da depositare non racchiuda un rischio di contraffazione di brevetti precedentemente depositati da terzi.

In tali termini la ricerca può essere:
  • Nominativa - per nome del titolare e/o dell’inventore del brevetto;

  • Di validità - per oggetto del brevetto o per domanda di brevetto (in riferimento a cause di nullità o contraffazione, per verificare se il brevetto concesso sia valido o nullo);

  • Di via libera – dalla descrizione (analisi delle rivendicazioni) di un progetto già in fase avanzata, esamina se esistono diritti brevettuali di terzi che siano in contrasto con quelli del progetto.

Ricerca marchi

Ai fini della verifica di fattibilità (novità e capacità distintiva) per la registrazione di un marchio, la ricerca di anteriorità - estensibile a tutti i territori entro i quali si intende utilizzare e tutelare il marchio - può essere:
  • D’identità - per marchi identici anteriori a quello da registrare, rispetto a classi merceologiche e prodotti/servizi di interesse;

  • Di similitudine – per marchi simili, che possano essere confondibili per assonanza fonetica, visiva e concettuale con quello da registrare, sempre rispetto a classi merceologiche e prodotti/servizi di interesse.

Quest’ultima è certamente quella più approfondita, favorendo l’eliminazione dei rischi, anche se non in termini assoluti, e da prediligere nell’iter preliminare alla registrazione del marchio.

Esito della ricerca di anteriorità

È da intendersi che, qualora in esito alla ricerca si riscontri che il marchio o l’invenzione non rispondano ai relativi requisiti, può di fatto essere inutile e rischioso proseguire nell’iter di registrazione o deposito, salvo fattibili modifiche e integrazioni del caso.