L’evidente affermarsi dell’Intelligenza artificiale e dell’Internet of Things (IoT) e il configurarsi di una sempre maggiore interoperabilità digitale di dispositivi, elettrodomestici, oggetti di uso quotidiano, sta avendo un considerevole impatto sulle invenzioni, in particolare sui “brevetti essenziali”.
L’interoperabilità delle tecnologie digitali, a fondamento del mercato unico digitale, crea nuove opportunità commerciali per le imprese e consente la realizzazione di nuovi prodotti da offrire ai consumatori, che devono essere interconnessi tra loro.
Ed è proprio in questo contesto che assumono un ruolo importante i brevetti essenziali, soprattutto nello sviluppo di tecnologie, come la già richiamata IoT e anche il 5G.
Cosa sono i brevetti essenziali?
Gli Standard Essential Patent (SEP)– brevetti essenziali – sono brevetti che proteggono le tecnologie digitali, appunto essenziali, allo scopo di conformarsi a specifiche norme tecniche e commercializzare prodotti che si fondano su dette norme.
L’essenzialità di questi brevetti è data dall’autodichiarazione del titolare del brevetto che lo configura come essenziale ai fini dell’applicazione di uno standard tecnico, necessario per la realizzazione di prodotti interconnessi.
Una volta dichiarata l’essenzialità del brevetto, il titolare si impegna a concederlo in licenza secondo specifiche condizioni.
Ma prima di parlare di licenza cerchiamo di capire cosa significa standardizzazione e la relazione con le norme.
Standardizzazione e normazione
Gli “standard” sono quelle “norme tecniche” che individuano le caratteristiche che deve assumere un prodotto, servizio o un processo per acquisire un certo livello di affidabilità, sicurezza e qualità, in cui è essenziale l’interoperabilità con altri prodotti, servizi o processi.
La standardizzazione assume un ruolo chiave nell’integrazione dei mercati internazionali e del mercato interno e la sua applicazione è fondamentale nel settore IoT, a garanzia dell’interoperabilità delle tecnologie, per produrre dispositivi interconnessi e massimizzare il potenziale economico.
Gli standard, definiti da organismi di normazione a livello nazionale o internazionale (come, ad esempio, l’ETSI – European Telecommunications Standards Institute), che definisce ed emette standard tecnici in ambito telecomunicazioni), includono di fatto tecnologie coperte dai brevetti essenziali.
Concessione di licenze per i brevetti essenziali
Il titolare che dichiara che il proprio brevetto è essenziale, deve allo stesso tempo garantirne la concessione in licenza (con pagamento di una royalty) al soggetto che intenda utilizzarlo, in applicazione del criterio “fair, reasonable and non-discriminatory” (FRAND), ossia a «condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie».
Pertanto, la tecnologia oggetto della norma dovrebbe essere accessibile a tutti i potenziali utilizzatori, ma il fatto stesso che è il titolare a decidere tramite autodichiarazione l’essenzialità del suo brevetto, può essere messa a rischio l’effettiva l’accessibilità ai SEP.
Infatti, da un lato, è possibile un abuso da parte dei titolari dei brevetti essenziali del loro “potere” di vincolare i potenziali utilizzatori.
Questi si trovano, in un certo qual modo, costretti ad accettare le condizioni proposte, se non vogliono rinunciare all’utilizzo di quello standard tecnico, necessario a produrre un determinato prodotto, tutelato quindi da SEP.
Dall’altro, non essendoci un’adeguata informativa per valutare l’ambito di applicazione e l’esposizione dei brevetti essenziali, per negoziare efficacemente le concessioni in licenza e non esistendo un’armonizzazione normativa in materia, secondo il titolare SEP l’utilizzatore potrebbe tendere a violare consapevolmente i diritti di Proprietà Intellettuale.
Alla luce di quanto detto, possono sorgere inevitabili conflitti e contenziosi derivanti:
- dalla non linearità e trasparenza dell’accordo di licenza;
- dall’effettivo accertamento che il brevetto sia davvero essenziale;
- dalla garanzia e sicurezza di applicabilità del criterio FRAND.
Questo può di fatto rallentare la diffusione delle tecnologie standardizzate, con un forte impatto sullo sviluppo dei prodotti interconnessi e sulla competitività delle imprese.