Il nome a dominio è un segno distintivo che contraddistingue il sito web attraverso cui un’impresa offre i propri prodotti e/o servizi.

Cos’è il nome a dominio?

È il risultato di una scelta imprenditoriale strategica, non casuale o d’ufficio, ma che coincide anche con il marchio, stabilita direttamente dallo specifico utente per identificare la propria attività in rete e farsi trovare dal potenziale cliente.

Struttura del nome a dominio

Il nome a dominio ha origine dall’unione di tre elementi (esempio: www.nomeadominio.it):
  • Il prefisso “www”, tipico di ogni sito web (dominio di terzo livello);

  • Il dominio di secondo livello (SLD, Second Level Domain), ossia l’elemento identificativo del dominio, scelto dall’utente, con funzione distintiva;

  • Il dominio di primo livello (TLD, Top Level Domain), ossia la tipica abbreviazione dopo il punto (.it /.net /.com) che:

  • Da una parte, offre la possibilità di scegliere in rete tra uno sconfinato numero di nomi a dominio;

  • Dall’altra, consente agli utenti di poter conoscere in anticipo il tipo di attività svolta da chi ha richiesto la registrazione del dominio (.com /.net /.org) o l’area geografica entro cui essa è stata richiesta (.it /.uk /.de /.us).

Funzioni

Il nome a dominio svolge quindi due distinte funzioni, strettamente connesse tra loro:

Una tecnica, che lo identifica come indirizzo elettronico nella rete, consentendo all’utente di accedere al sito web corrispondente;

L’altra giuridica, che lo qualifica come un segno distintivo dell’impresa operante nel mercato, allo scopo di richiamare l’attenzione del consumatore perché acceda allo specifico sito web.

Pertanto, se il nome a dominio è utilizzato in qualità di segno distintivo commerciale, ai fini della sua tutela e registrazione, deve rispondere ai seguenti requisiti, tipici del marchio:

Capacità distintiva

Novità

Liceità

Registrazione del nome a dominio

Di conseguenza, per la crescente digitalizzazione e il progressivo incremento delle attività commerciali in rete, è stato
necessario gestire anche l’assegnazione dei diversi nomi a dominio, in funzione della relativa registrazione.
Tale competenza è assegnata all’organizzazione internazionale ICANN - Internet Corporation for Assigned Names and Numbers – che di fatto amministra il sistema di assegnazione e fissa i criteri generali per la registrazione da applicare nei singoli Stati.
La gestione dei domini, al fine di evitare doppie assegnazioni, avviene secondo un sistema fondato su due sostanziali principi:

Il cosiddetto «first come, first served», per cui il primo che fa richiesta è il primo che si aggiudica il dominio scelto;

Il principio di unicità del nome a dominio, per cui non è possibile assegnare due nomi a dominio uguali.

Tutela del nome a dominio

In funzione delle sue caratteristiche, il nome a dominio, come gli altri segni distintivi, è ugualmente sottoposto alla disciplina:
  • Del Codice della Proprietà Intellettuale – c.p.i. (D.Lgs. n. 30/2005);

  • Della concorrenza sleale (artt. 2598-2601 c.c.)

e, in relazione alla specifica scelta del nome, alla disciplina sul diritto del nome (artt.6-9 c.c.).

Rischio di confusione verso il pubblico

L’applicazione delle diverse disposizioni ha l’obiettivo di tutelare i nomi a dominio da un possibile rischio di confusione per il pubblico con altri segni simili o identici a un marchio altrui o anche, in particolare, da un rischio di associazione dei due segni (art. 12 c.p.i e art.22 c.p.i).
È essenziale quindi, anche per il nome a dominio, porre le basi di un’efficace tutela, proprio perché, alla stessa stregua degli altri segni distintivi, è passibile di violazione dei diritti e di pratiche commerciali scorrette.

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